Una gran bella esperienza di rinnovamento

Percorso  “Nuova vita” questo il tema fondante del corso iniziato la sera di venerdì 20 maggio e conclusosi domenica 22 con la celebrazione Eucaristica di don Silvio Baccaro, direttore dell’ufficio missionario, presso le suore Serve di Maria Riparatrici che ci hanno accolto con tanta simpatia.

Il promotore e coordinatore del corso è stato don Lorenzo Realdon che, accerchiato da un gruppo  di 14  valide persone, ha preparato il tutto con grande cura.

I presenti erano circa quaranta, giovani e meno giovani, tutti uniti dall’unico desiderio di fare esperienza di “vita nuova”, ovvero sperimentare la salvezza di Dio attraverso un incontro personale con Gesù risorto e un’effusione dello Spirito Santo che ci faccia nascere nuovamente al fine di annunciare il vangelo con rinnovato entusiasmo.

Sei i temi principali del corso: 1) Accettare l’amore appassionato di Dio; 2) Riconoscere Gesù come salvatore personale; 3) Aprire il proprio cuore per poter avere un incontro personale con Lui; 4) Rinunciare formalmente al peccato; 5) Proclamare Gesù Signore; 6) L’effusione dello Spirito.

I temi sono stati presentati e fatti vivere da quattro giovani donne, alcune di esse sposate, che con gioia hanno trasmesso il loro essere cristiane. Ogni intervento è stato approfondito con continui riferimenti alla Parola di Dio, con esperienze di vita vissuta  e segni che hanno suscitato in noi una maggiore presa di coscienza di quanto sia importante e indispensabile farsi annunciatori del grande messaggio d’amore di Dio che tutti siamo chiamati a trasmettere in forza del nostro battesimo.

Cogliere il Vangelo nel profondo del nostro cuore e lasciarci riempire dall’amore di Dio per poterlo donare con una “VITA NUOVA” è un’esperienza unica. Quando quest’amore dimora in noi, tutto è possibile. L’amore non pone condizioni perché sappiamo e sentiamo che c’è qualcuno che ha sempre cura di noi. Come possiamo allora non annunciare questo amore? Dio vuole il meglio per noi perché siamo suoi figli e suoi eredi.  Tra le tanti frasi che ci hanno colpito una in particolare è rimasta particolarmente impressa: “Non furono i chiodi a tenere Gesù sulla croce ma il suo amore per noi, per me”. Come possiamo tenere solo per noi questo amore?

Oggi in questo tempo assettato di amore vero, ci si dimentica della sua vera origine, del progetto di Dio per l’umanità. I vescovi ci indicano di educare alla buona notizia del Vangelo e questo invito l’abbiamo colto convinti che solo se sappiamo rispondere all’amore di Dio rispondiamo al suo progetto contagiando coloro che ci stanno attorno.