Papa Francesco , tutto il nostro affetto

"Anche oggi, davanti a tanti tratti di cielo grigio, abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare noi stessi speranza. Custodire il creato, ogni uomo e ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è capire l’orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza!"

Un ponte tra l’Italia e Gerusalemme

 

Il parroco di Gerusalemme P. Feras Herazin  ci ha fatto conoscere i nome dei due giovani che l'associazione sostiene negli studi universitari, grazie al contributo di molti amici.

 

 

Si tratta di Marian, una giovane che è iscritta al primo anno di ingegneria informatica all'università di Beir Ziet; Jack è un giovane iscritto alla facoltà di economia aziendale di Betlemme.

I due giovani con i loro genitori si uniscono nel ringraziarci per l'attenzione dimostrata. Da parte nostra un grande grazie a loro che ci hanno offerto la possibilità di mettere in atto  un segno concreto di vicinanza a questa comunità cattolica di Gerusalemme a noi tanto cara.

Il Signore ricompensi quanti hanno contribuito con generosità alla realizzazione di questo progetto.

Premia la solidarietà nella tua dichiarazione dei redditi

Convertiamoci all’Amore di DIO

 

"Noi confessiamo i nostri peccati. Può sembrare un modo un po' tetro di iniziare una celebrazione. Come, se per essere accolti a una festa, non dovessimo sentirci bene con noi stessi e Dio ci accettasse, solo se ci sentiamo in colpa. Nessuno al mercato riesce a vendere alcunché, senza prima avere creato bisogni  nelle persone. La vita sarebbe insopportabile senza l'ultimo modello di lavatrice o computer portatile o senza un paio di jeans di marca. Allo stesso modo, sembrerebbe che i cristiani debbano creare un "mercato" del perdono di Dio.

 

Dobbiamo pensare a noi stessi come a peccatori, così da sentire il bisogno della misericordia di Dio e venire in chiesa. Non dobbiamo meravigliarci, quindi, se qualche volta il Cristianesimo è visto come una religione cupa. Una volta una ragazzina ha pregato:" Dio fai diventare buoni i cattivi e simpatici i buoni". Ma noi non confesssiamo i nostri peccati per smuovere sentimenti di colpa.

Herbert Mc Cabe ha scritto. " Se andiamo a confessarci, non è per implorare il perdono di Dio. E' per ringraziarLo di avercelo dato. Dio non cambia opinione su di noi, quando perdona i nostri peccati. Cambia la nostra opinione di Lui. Egli non cambia; la Sua opinione non è mai altro che amorevole; Egli è Amore".

Per questo iniziamo il primo atto dell'Eucarestia con una professione di fede. Crediamo che i peccati siano perdonati, prima ancora di averli commessi. Crediamo che il nostro Dio sia misericordioso e tenero, e non un giudice irascibile. La Bibbia spesso parla dell'ira di Dio, ed è corretto parlare della rabbia di Dio verso le sofferenze e l'ingiustizia del mondo. Ma Dio non è arrabbiato con noi."

(Timothy Radcliffe)

Che meraviglia!! Dio corre sempre più veloce di noi e ci precede sempre….nel cercarci, nel perdonarci, nell'amarci!!!

GIORNATA DI PREGHIERA E FESTA

CONVERTITI ALL’AMORE DI DIO

Una giornata di gioia per iniziare bene la quaresima – 17 febbraio a Villadose

Domenica 17 febbraio presso il Centro Ricreativo della parrocchia di Villadose, si terrà una giornata di preghiera con lo stile dei corsi NUOVA VITA  o RUAH.

Vogliamo offrire un’opportunità agli adulti ma anche ai bambini, ragazzi e giovani, in particolare gli operatori pastorali, i praticanti, i “lontani” da Dio e dalla Chiesa, l’opportunità ri rimanere nella gioia con Gesù Salvatore, nella forza dello Spirito Santo, perché ciascuno possa iniziare bene questo periodo di quaresima; tempo questo in cui tutti siamo chiamati alla conversione e in special modo al “lasciarci amare da Gesù”.

L´incontro è nello spirito della nuova evangelizzazione e propone uno “slancio evangelizzatore”, invitando tutti ad appropriarsi della propria identità: in virtù del battesimo, infatti, siamo tutti missionari, annunciatori della buona  notizia. L’unico scopo per cui esiste la chiesa è per annunciare il vangelo e noi siamo chiesa viva nella misura in cui svolgiamo questo compito.

Infatti, La Cristifideles Laici al n 33 dice: “Certamente l’imperativo di Gesù: «Andate e predicate il vangelo» mantiene sempre vivo il suo valore ed è carico di un’urgenza intramontabile. Tuttavia la situazione attuale, non solo del mondo ma anche di tante parti della chiesa, esige assolutamente che la parola di Cristo riceva un’obbedienza più pronta e generosa. Ogni discepolo è chiamato in prima persona; nessun discepolo può sottrarsi nel dare la sua propria risposta: «Guai a me, se non predicassi il vangelo!» (1Cor 9,16). L’ora è venuta per intraprendere una nuova evangelizzazione”.

Questo incontro sarà animato dalla comunità dei frati del Mandorlo di Isernia, comunità di giovani fondata da p. Roberto Basilico e che si occupa di annunciare con gioia e tanta semplicità il messaggio evangelico. Sono giovani che con la loro testimonianza  parlano già da sé: sono consacrati che esprimo una grande gioia, frutto del loro personale e quotidiano incontro col Signore (qui si presentano    http://www.youtube.com/watch?v=lIRBYmW2KIg)

Domenica 17 febbraio quindi  sarà una giornata di preghiera di lode attraverso  canti, danze, dinamiche … Inizieremo alle ore 10 e finiremo alle ore 18 per poi spostarci in chiesa per la liturgia eucaristica . Dall’una alle 3 ci sarà pausa pranzo dove, chi si ferma in parrocchia, è invitato a portarsi il pranzo a sacco.