Carcere e progetto VITA NOVA

  

NUOVA  SEDE  E  AVVIO  DEL 

PROGETTO  VITA   NOVA

 

         Con il giorno 26 dicembre, festa di Santo Stefano, protomartire e uno dei primi sette diaconi della Chiesa, i Messaggeri di Speranza hanno aperto la nuova sede  in Rovigo finalizzata anche all’accoglienza di giovani  in difficoltà.

         E’ stato un momento di festa che, nel clima del S. Natale, non poteva dimenticare chi è “meno fortunato” e magari non poteva permettersi il pranzo di Natale.  Abbiamo così pensato di ospitare Francesco con tutta la sua famiglia e i suoi bimbi. Abbiamo dato un po’ di calore umano e di attenzione facendo così  dimenticare per un istante le difficoltà del vivere quotidiano. Il clima familiare ha fatto sì che tutti ci sentissimo a nostro agio.

 

         Ma la vera inaugurazione è stata quando è arrivato Filippo il 20 gennaio scorso. E’ arrivato grazie alla premura del Magistrato di Sorveglianza che ha trovato in noi, la disponibilità di accoglierlo per almeno un anno.

Molto bello il momento di accoglienza serale. I volontari, per Filippo,  hanno creato un bel momento conviviale: un benvenuto semplice, di cuore, nonché familiare. A coronare e dare senso a questa nuova esperienza, che abbiamo intitolato “Progetto Vita  Nova”, non poteva mancare un segno importante: ha preso casa anche una statua di Maria che da due mesi attendeva il momento opportuno per fare il suo ingresso ufficiale. E così in clima di preghiera entrava e prendeva posto Maria, che con il quadro di S. Giuseppe posto all’ingresso, vogliono essere i protettori della Casa.

Dal 20 di gennaio la famiglia di Nazaret ci è particolarmente vicina, la sentiamo in casa e di casa e con la gioia di tutti giovedì 16 febbraio, alle ore 16.00 arrivava anche Giovanni, giovane che d. Lorenzo è andato a prendere  perchè dimesso dalla reclusione.

Così adesso la casa è diventata proprio una casa famiglia per accogliere e dare speranza a quei giovani che qui non hanno riferimenti familiari.

         Questo progetto VITA NOVA è nato per dare una ulteriore e concreta forma di testimonianza di volontariato  in risposta  ad una esigenza sorta a Rovigo con l’apertura della nuova Casa Circondariale  che potrà ospitare, dalle 70 della vecchia struttura, alle oltre 200 persone.

Il nome del progetto, trae riferimento dall’omonima opera letteraria di Dante Alighieri, nella quale il sommo poeta sottolinea l’importanza del riscatto della vita, dell’andare oltre  l’esperienza passata, per progettare una “Vita Nova” in cui dare senso e spazio agli ideali più profondi dell’esistenza umana.

I Messaggeri di Speranza sono presenti in carcere ogni domenica per partecipare alla celebrazione eucaristica coi detenuti. In alcuni pomeriggi della settimana entrano in carcere per incontrare i detenuti, parlare con loro, condividere le sofferenze ma anche per infondere la speranza in un futuro dignitoso. Laddove  queste persone hanno un riferimento familaire, si cerca di essere un trait d’unione tra loro e la propria famiglia, al fine di un loro ritorno in famiglia. Tenuto conto che le misure alternative alla detenzione, necessitano di un riferimento esterno, queste sono negate per coloro che “sono figli di nessuno”. E proprio per questi noi vogliamo essere qualcuno per offrire anche a loro la possibilità di usufruire dei permessi premi o di altre misure alternative alla detenzione, per dare anche a loro l’opportunità di prendere contatto col mondo esterno.

Ti chiediamo una preghiera perchè abbiamo bisogno di essere sostenuti in questa esperienza difficile e complessa. La buona volontà non ci manca, ma la vostra vicinanza con la preghiera ci è indispensabile e se, mosso dall’Amore di Dio e per i fratelli, vorrai darci una mano, sarai il benvenuto.