Il Signore ci ha donato una “Nuova vita”

A una quarantina di persone è stata offerta l'opportunità di fare una forte esperienza di incontro col Signore Risorto.

 

Con la gioia di tutti i partecipanti, si è conclusa l'esperienza NUOVA VITA.

I partecipanti possono trovare le foto, cliccando qui, dopo aver fatto il login che è stato comunicato via mail.

Da “La settimana”, settimanale diocesano di Rovigo – 1 maggio 2011

Il mondo ha bisogno di SPERANZA

Il mondo ha bisogno di SPERANZA


Ed ecco in quello stesso giorno noi due eravamo in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavamo di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevamo e discutevamo insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con noi. Ma i nostri occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli ci disse: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Ci fermammo, col volto triste; io, gli dissi:

 


«Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Tu gli risposi: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».


Ed egli ci disse: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti ci spiegò in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando fummo vicini al villaggio dove eravamo diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma noi insitemmo: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con noi. Quando fu a tavola con noi, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e ce lo diede. Allora si aprirono i nostri occhi e lo rucinobbimo. Ma lui sparì dalla nostra vista. E noi ci dicemmo l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». 



E partimmo senz'indugio e facemmo ritorno a Gerusalemme, dove trovammo riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Noi poi riferimmo ciò che ci era accaduto lungo la via e come l’avemmo riconosciuto nello spezzare il pane.



Tu nella tua vita stai andando verso Gerusalemme?

Se, invece, stai andando verso Emmaus, PARLIAMONE!!!